“Una vita disegnata con passione” |
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Franco Ferrero "Questa nostra terra" |
Da ragazzi ci si incontrava nelle sale del caffè Vittoria di Porto Maurizio per giocare a scacchi. Fine anni 50’ inizio ’60, a Imperia prende avvio il Festival Internazionale di Scacchi; partecipano Maestri che arrivano da ogni parte del mondo: Paoli, Porreca, Baretic, Todorcevic, il grande Forintos. In città la "scacchi mania" si diffonde rapidamente tra giovani e anziani; il Circolo locale è ancora piuttosto ruspante, la sede è improvvisata nei locali del caffè Vittoria. |
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Noi ragazzi del liceo scientifico ci si dava appuntamento alla sera per una partita, in tacito accordo; spesso nel nostro gruppo si affacciava anche Franco Ferrero. Franco era un poliedrico progettatore di vita: giornalista, scrittore, approfondito storico del Ponente, organizzatore e costruttore di eventi. In comune avevamo l’amore per Cervo Ligure; io vi avevo vissuto gli anni della mia infanzia, il ciclo delle elementari con la maestra Filippona e il maestro Ansaldo; Franco ne era diventato il Direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo. Commentavamo insieme la trasformazione del Borgo, le aggressioni di moli e moletti che, anno dopo anno, sconvolgevano lo splendido scenario naturale del paesaggio marino: il Porteghetto, la Marina del Re… |
Andagna - La torre antisaracena (foto Ferrero)
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Franco Ferrero: "Cervo" |
Ma soprattutto mi piace ricordare l’entusiasmo con cui s’impegnava nei grandi temi culturali del paese; la creazione del Museo Etnografico del Ponente Ligure nel castello dei Clavesana e il contributo determinante nel lanciare e diffondere nel mondo il Festival di Musica da Camera. Erano curiosi gli aneddoti che raccoglieva intorno ai più celebri musicisti che calcavano lo scenario della piazza della chiesa dei corallini: i tic di Pollini, le ossessioni tecniche di Arturo Benedetti Michelangeli, la fortunata coincidenza dell’arrivo di Sandor Vegh che si innamorò di Cervo e che, con geniale intuizione, ideò nel lontano 1964 una manifestazione musicale destinata a diventare una tra le più importanti a livello internazionale. Un lavoro di grande impegno che lo vide scandagliare tutti i paesi liguri compresi tra il confine francese ed Albenga per scovare e portare alla ribalta preziosità artistiche, percorsi di interesse storico e turistico, curiosità archeologiche, approfondite ricerche d’archivio e bibliografiche. |
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Con meticolosa partecipazione aveva voluto curare personalmente l’iconografia, e tutte le illustrazioni che impreziosiscono il volume sono il frutto della sua abilità fotografica nell’inquadrare forme e strutture di appassionata suggestione lirica. (Pier Luigi Coda) |
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