Salvatore Bertollo

“L’aristocratica estrapolazione di attimi e storia”

Salvatore Bertollo - Ritratto di Erman Krumm
(olio su tela)

Credo che l’eccletismo e la versatilità siano le componenti fondamentali che connotano la personalità di Salvatore Bertollo.
Discendente da una antica famiglia genovese di armatori e industriali, ha da sempre coltivato insieme ad una innata vocazione marinara, l’amore per l’intrapresa ed una sotterranea, quanto intensa, urgenza artistica che lo sospinge a fissare sulla carta attimi di vita, gesti di memoria e taluni, bellissimi squarci di storia che ancora sopravvivono nel profilo scosceso del paesaggio ligure.

Con la stessa passione che lo ha da sempre portato a sfidare le onde con la sua Pinta (uno sloop rorc) e con lo stesso impegno profuso nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali per le sue aziende, cambia l’abito del marinaio o del manager per indossare i panni piu intimi dell’artista e cogliere con lo sguardo l’essenziale del momento, indagandolo con il filtro di una personale elaborazione creativa, spesso trascolorita da un malizioso velamento ironico.	Portofino

Con la stessa passione che lo ha da sempre portato a sfidare le onde con la sua Pinta (uno sloop rorc) e con lo stesso impegno profuso nella ricerca di nuovi sbocchi commerciali per le sue aziende, cambia l’abito del marinaio o del manager per indossare i panni piu intimi dell’artista e cogliere con lo sguardo l’essenziale del momento, indagandolo con il filtro di una personale elaborazione creativa, spesso trascolorita da un malizioso velamento ironico.

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Portofino

Barche a Portofino	. E cosi nascono schizzi, bozzetti, note illustrative, commenti di giornata; a volte si susseguono come fogli di diario, sketch di famiglia: una gita in barca, un imprevisto comico, la gag umoristica nell’incontro tra amici in approdi lontani; piu spesso estrae dalla carta paesaggi, angoli di chiese barocche, pievi, ruderi intrecciati tra fasce d’ulivi e sentieri rocciosi che volgono al mare.

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Barche a Portofino

E cosi nascono schizzi, bozzetti, note illustrative, commenti di giornata; a volte si susseguono come fogli di diario, sketch di famiglia: una gita in barca, un imprevisto comico, la gag umoristica nell’incontro tra amici in approdi lontani; piu spesso estrae dalla carta paesaggi, angoli di chiese barocche, pievi, ruderi intrecciati tra fasce d’ulivi e sentieri rocciosi che volgono al mare.

Lavora di getto, con biro, matite, penne stilografiche; spesso, nell’urgenza della creazione, utilizza qualsiasi foglio bianco abbia a portata di mano; predilige le prospettive angolari, quelle che s’inerpicano sulla carta come se volessero dipanarsi (o squarciarsi?) fino a sfiorare un improbabile spicchio di cielo
Le immagini che vengono proposte sono l’emblematica rappresentazione di un tracciato iconografico radicato nella scenografia del Levante Ligure dove la memoria s’intreccia e sopravvive ai mutevoli segni del presente.
(Pier Luigi Coda)

Rapallo: il castello

Portovenere

Santa Margherita Ligure: il porto

La chiesa di Nozarego
(Genova)