Commento critico:
L'emozione, immediata ed intensa, che suscitano le liriche di questa giovane poetessa, è indotta dalla sua capacità quasi "magica" di leggere nella Natura, e di farci percepire i segni di una sensibilità che si connota degli stessi fremiti e sentimenti dell'animo umano. Da qui, la visione di un paesaggio che, pur nella concretezza della sua individualità, appare sospeso in un'atmosfera di lontananza, irreale, ove il gioco chiaroscurale di silenzi e voci, di luci e ombre - chiara significazione di esperienze personali- si fa metafora del fluire e distendersi del suo vissuto. Emozioni ed esperienze sempre confortate dalla forza dell'Amore: per la Vita, per la Natura, per le Creature umane. Amore che si sublima nella sacralità degli affetti familiari. Lo strumento espressivo si affida a un linguaggio essenziale, dalla sintassi elementare, la cui suggestione fluisce soprattutto dalla magia delle splendide sinestesie, non create ad arte, ma scaturite, fresche ed immediate, da un animo di rara, preziosa sensibilità".
(Commento di Lidia Mari Crespi)
Michela Albanese è parte di un gioco, troppo spesso dimenticato in soffitta, in cui la poesia bandisce la supponenza a favore dell’umiltà. La sua capacità di esplorare l’interno delle cose, di interpretare l’intimo ed il celato, mi fa penetrare in quell’atmosfera lontana di un mondo in cui i bambini mostravano rispetto per gli adulti ed i più forti sorreggevano i deboli. Mi scaglia in un pianeta popolato da esseri alieni capaci senza vergogna di versare una lacrima di commozione.
(Cesare Bevilacqua presidente A.PI.C.E – Associazione Piemontese contro l’Epilessia)
In occasione della recensione del suo bel volume di liriche “Gocce d’Amore”, su DictaMundi avevo scritto:
“In una società sempre più frastornata dal chiasso e dalla voce assordante delle apparenze, Michela riesce ancora ad ascoltare il fremito del volo di una farfalla ed il silenzio della ragione; incide nell’aria i suoi graffiti poetici, li veleggia sopra il transito delle nuvole, li assopisce nei colori di un tramonto toscano. Con semplicità e candore trasforma in poesia la fugacità del tempo e, senza alcun rimpianto o nostalgia, ne assapora le gioie e le luci, eternando l’attimo e le sue meraviglie”.
(Commento di Pier Luigi Coda)