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Biografia:
Lisa Pesatori abita a Genova città a cui si sente molto legata; si ritiene ligure d'adozione. |
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Commento critico:
Il poetare di Lisa Pesatori si affida alla forza travolgente dei ricordi nell'altalena che compone e scompone l'animo umano facendo leva su un impianto stilistico solidissimo nel "silenzio" rivelatore del verso. C’è, nella poesia di Lisa Pesatori, un non so che di lontano e misterioso nello stesso tempo; una sensazione d’incognito e vasto che turbina nella solitudine dell’universo. Sono immagini scalfite su uno scenario invisibile che circonda il nostro essere, scolpite col soffio dei sogni e dei ricordi. E tutto si dipana con pacatezza, serenità; una dolcezza tenera di parole, di sospensioni che si trattengono sulle soglie di un accennato bisbiglio di vita, in un susseguirsi di porte chiuse e dischiuse che racchiudono il mistero dell’io. Leggendo “La porta chiusa” ho rivisto le bellissime immagini del film di Resnais “L’anno scorso a Marienbad” su dialoghi e testi di Alain Robbe-Grillet, ho rivisto un misurato e sgomento Giorgio Albertazzi aggirarsi per gli interminabili , surreali saloni del “palazzo dell’esistenza”… ancora uno, un altro, un altro ancora… sempre con l’attesa che assedia l’avvicinarsi dell’ignoto e lo stupore di ritrovarsi collocati tra le righe di un mondo da esplorare con fragilità e trepidazione. |
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LA SILLOGE Una porta chiusa Dimentico quella porta chiusa Altri esseri si celano Se avessi la capacità Infinito Inverosimili nella forma, corpi celesti Una metamorfosi Poteri misteriosi sottratto a un piccolo mondo.
L'attesa Dove sono Torneranno insieme, Tutto il tempo è qui,
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