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Il signor William Shakespeare presenta
"La vera soria di King Lear"
alla classe terza A
Illustrazioni e traduzioni dell'autore
(Tabula fati - Solfanelli - Chieti) |
L'editore Marco Solfanelli
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Sulla genesi del King Lear non posso aggiungere particolari novità rispetto a quanto scritto a proposito del Giulio Cesare. L’idea originaria di adattare per giovani le opere di Shakespeare è nata da Marco Solfanelli una sera in cui l’avevo invitato nella mia abitazione di Torino per una cena in compagnia.
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La scelta iniziale sul Giulio Cesare è sta consequenziale alla pubblicazione per Effatà del racconto giallo Sherlock Holmes e la conquista della Gallia, ambientato sul De Bello Gallico scritto, appunto, dallo stesso Giulio Cesare.
Il problema di quale opera scegliere per scrivere un secondo adattamento non è stato di certo facile, tanti sono capolavori tra commedie, tragedie, drammi storici. Giulietta e Romeo?Amleto? La tempesta? Riccardo III…? Infine mi sono lasciato convincere dalla passione che ho sempre provato per Re Lear.
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George Frederick Bensell - Re Lear - The Knohl Collection |
Certo, non è stata una decisione facile. Il testo è complicato, tenebroso, crudele, forse non propriamente adatto per giovani lettori ma, di fronte alla maestosità universale del pensiero di Shakespeare contenuto nella tragedia, non ho avuto più esitazione; valeva la pena affrontare i rischi, cimentarsi in questa avventura e assumersi le responsabilità. |
Re Lear è uno scrigno che disvela il cammino della convivenza umana nella molteplicità dei suoi aspetti più elevati e più tenebrosi, più dolci e più crudeli in una perenne oscillazione tra follia e saggezza, tra cecità e visione. Insomma un capolavoro unico, troppo bello e seducente per non restarne affascinati.
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Ma forse l'origine di tutto è stato questo racconto...
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