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William Shakespeare al Castello della Pietra
(Effatà Editrice - Cantalupa Torino)

Disegni di Silvia Aimar
Grafica di Silvia Aimar e Vito Mosca

I GIUDIZI DELLA CRITICA

Ho letto Shakespeare al Castello della Pietra....bellissimo.
Marino Muratore - Bibliotecario Biblioteca dei Ragazzi DeAmicis di Genova (email) - 21 novembre 2017

...un lavoro splendido, anzi, pazzesco, un testo unico nel suo genere. Un’opera difficile e coraggiosa, un mix di eleganza, spontaneità, profondità e leggerezza.
Carla Dolazza - scrittrice - (email) - 29 novembre 2017


Durante la presentazione all'Istituto Comprensivo via Dante Alighieri di Voghera
Da sx a dx: la scrittrice Cristina Raddavero, Pier Luigi Coda, il Dirigente Dr. Marco
Barbisotti
che introduce l'incontro e la prof.ssa Alessandra Casali responsabile della Biblioteca scolastica e organizzatrice dell'evento (23 novembre 2017)

Un libro di narrativa, adottabile dalle scuole, per poter conoscere qualcosa in più sul famoso autore inglese, divertendosi... Un’epopea all’inizio tragica, che pian piano acquista toni più lievi, sebbene si tratti di un mystery thriller che tiene letteralmente incollati alla pagina.

Completano il racconto, una selezione di brani tratti da alcune delle opere più famose di Shakespeare (con testo inglese a fronte), commentate e tradotte dall’autore alla fine del libro. Passaggi famosi e non di Giulietta e Romeo, Amleto, Falstaff, nonché altri celebri personaggi creati da Shakespeare, che si alternano all’interno del testo.

Un racconto per ragazzi certo, ma William Shakespeare al Castello della Pietra è utile anche per una lettura con i genitori e gli insegnanti, un perfetto testo scolastico per indirizzare i ragazzi sulla strada giusta, quella del bardo. Un buon inizio per avvicinarli, farli interessare, per poter poi approfondirne le opere ed apprezzarne la bellezza dopo tutti questi secoli. (leggi tutto in pdf)
Alice Bianco - La Voce di Venezia - 2 luglio 2016

Mi è piaciuto moltissimo! L’ho letto tutto d’un fiato, letteralmente godendo di tutti i rimandi alle opere del Bardo. Non solo dei testi originali, ma anche e forse soprattutto delle traduzioni vive, che arrivano dirette al lettore, nonché alle “spiegazioni” delle opere, così utili e così illuminanti. In questo modo come si può sentire Shakespeare distante da noi, quando è invece il nostro vecchio compagno nell’avventura della vita?
Il risultato è davvero notevole. Non è facile “pensare” un libro così, ancor più difficile il fluido, spontaneo inserimento dei meravigliosi versi, nel corso degli eventi del racconto. Davvero bello. Mi piacerebbe sapere che è stato adottato da molte scuole, e che, soprattutto, gli insegnanti con entusiasmo lo leggano insieme ai loro studenti, facendoli entrare nel vivo. Quando entri nel “vivo” a quell’età, non dimentichi più.
Carla Dolazza, scrittice, traduttrice e sceneggiatrice radiofonica - Roma - 7 luglio 2016

Ma Udon non è solo il coraggio d’intraprendere un viaggio insieme, Udon è la voce di Shakespeare che insegna l’amore per il sublime dell’arte, e racconta sottovoce tutta la poesia che c’è nella vita e quanto la vita si colori di poesia anche nella penombra del chiaroscuro.
In appendice, alcuni brevi brani tratti dalle opere più significative di Shakespeare in lingua originale, commentati e tradotti dall’autore, completano il racconto.
Antonio Curci - Il Messaggero Italiano - Bari - 8 luglio 2016

In appendice alcuni brevi brani tratti dalle opere più significative di Shakespeare in lingua originale, commentati e tradotti dall'autore
www.edscuola.eu - 24 luglio 2016

Storia a lieto fine, avvincente ricca di colpi di scena, ma anche un'occasione per tuffarsi nel mondo shakespeariano
La Voce del Popolo - Torino - 24 luglio 2016

E così, tra indovinelli, rebus, misteri da chiarire, si dipana un’avventurosa caccia al tesoro dove sogni e realtà si intrecciano con incontri sorprendenti, momenti paurosi, memorie lontane e la coraggiosa certezza di riuscire a superare le difficoltà che ostacolano il successo dell’impresa.
LaRepubblicaVeneta.it - Rovigo - 18 luglio 2016

«Ciao come ti chiami?»
«Non mi chiamo».
«Non hai un nome?».
«No».
L’incipit del nuovo libro per ragazzi di Pierluigi Coda ha tutto il sapore di una storia universale  che cinge la vita di ognuno di noi: una storia senza nomi che non siano quelli, poco probabili,  di Thani, una ragazzina in giro per il mondo e di Udon, un uomo un po’ avanti nell’età che insieme alla protagonista farà rivivere con maestria, il fascino senza tempo della penna di William Shakespeare di cui ricorre, quest’anno, il quattrocentesimo anniversario della morte.
La geografia della storia è altrettanto universale nel momento in cui tocca, però, un luogo ben preciso in cui convergono bastioni e fondamenta, palazzi e troni, ricchezze e sfavillii del grande teatro fatto vivere e pulsare nelle opere del Bardo: vita e scena, scena e vita si addossano mirabilmente lungo le pareti del Castello della Pietra incastonato tra due speroni di conglomerato roccioso, polo d’attrazione culturale e paesaggistico nel comune ligure di Vobbia e inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.
Pierluigi Coda salda l’impalpabile sostanza del tempo a ciò che tempo non ha e la vicenda della ragazzina Thani diventa quella propria di ogni adolescente che nell’età infame, meravigliosamente ricca di contrasti e chiaroscuri, racchiude, in nuce, tutti quelli futuri. E l’operazione riesce grazie all’amato Shakespeare e allo stratagemma di porre  sulle labbra del vecchio Udon , le parole pronunciate da Giulietta, Romeo, Falstaff, Calibano, Jacques, Prospero…
Il racconto, in realtà, è per tutti nella convinzione che, nel mondo dominato dall’era digitale non meno che da forme  di divismo e di manifestazioni artistiche raffazzonate e abbarbicate lungo pareti di pseudocultura, la vera e autentica performance artistica, abiti nell’uomo che mai smette di volgersi al passato per farlo rivivere e attualizzare nell’attimo potente che sfolgora con la sua luce, senza calendari e orologi che non siano quelli della Storia con i suoi attori sempre uguali, sempre diversi.
In fondo, la chiave di lettura di questo racconto sta qui: il primo e l’ultimo sussulto, la tragedia che diventa farsa, la farsa tragedia, un sorriso che si scioglie in pianto e un pianto che s’aggruma nel sorriso…tutto è bene quel che finisce bene allora non è chiudere banalmente una vicenda, non un fermare la porta lasciando fuori a danzare la morte e il male.
Questo sapeva bene Shakespeare nella sua potenza di immagini e visioni che passano, nella lingua originale, anche attraverso ribaltamenti grammaticali tali da definire ciò che il grande drammaturgo e poeta inglese, voleva esprimere in costante ricerca  e sperimentazione dell’Uomo.
Tra il sonno e la veglia, un po’ aprendo gli occhi, un po’ chiudendoli, Thani, con l’aiuto di Udon non scopre un mondo, neppure il migliore dei mondi possibili, ma scopre Il mondo ove tutto è colore per non esserlo, tutto è luce perché c’è il buio, tutto è suono quando tutto tace: non a caso, l’autore sceglie un luogo “muto” come il castello della Pietra fulcro di solitudini e compagnia, di oblio travolgente e di realtà vivide, di bellezza e speranza, di illusioni e tratteggi di quella meravigliosa avventura che è la vita, imbattibile mistero, inesauribile fonte di bellezza su cui il grande Shakespeare aveva posato lo sguardo.
Prima di lui, lo avevano fatto i Greci cui il Bardo è debitore e mirabilmente, tra l’azzurro del cielo terso e gli speroni di un fascinoso castello, converge il grande spettacolo del mondo e dell’uomo...Pier Luigi Coda riesce ad essere “mercante di luce”  in quella strepitosa sfida che Roberto Vecchioni ha condensato con queste suggestive parole: « La poesia mi porta fuori da me (…) Sì, ma io papà voglio cose, non letteratura. Hai ragione. Ma io non sono capace, non sono in grado di darti tutte quelle meravigliose cose che vorresti avere. Sto provando a darti la letteratura come cosa: là dove non puoi avere, cerco di farti sognare…»
Un racconto trascinante e potente sull’amore per la vita e la poesia.
(Commento di Cristina Raddavero)

Pier Luigi Coda tra Shakespeare e il Castello della Pietra... Un racconto in compagnia di Giulietta, Romeo, Amleto, Falstaff e tanti altri famosi personaggi creati dallo straordinario talento poetico di William Shakespeare. E dalla bravura dell'autore, aggiungiamo noi. (leggi in jpg)
Tamara Carano - Panorama di Novi - Novi Ligure 23 maggio 2016

Un mystery thriller che terrà i lettori col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Sanremo news - 9 maggio 2016

Un racconto scritto con lo scopo di stimolare nei più giovani il desiderio di questo genio sublime in modo leggero e intrigante che "addolcisca" l'immagine di Shakespeare quale autore difficile e "scorbutico" e, comunque, old fashioned.
Paola Settimini - La Spezia Oggi - 12 giugno 2016

Si può far amare il grande poeta inglese William Shakespeare attraverso un racconto per ragazzi? La risposta è affermativa e lo si deve a Pier Luigi Coda, una lunga serie di titoli di successo nella pubblicistica per ragazzi.
Giacomo Rosi - La Voce del Popolo - Torino - 26 giugno 2016

 

 

Presentazioni e riconoscimenti letterari
Torino - 13 maggio 2016 - Salone Internazionale del libro - Casa Editrice Effatà (Padiglione 3 – S 104)
Torino - 21 settembre 2016 - Fondazione Ferraris Amico libro (vedi locandina in pdf)
Arquata Scrivia - 8 ottobre 2016 - Libreria la Piazzetta "incontri del territorio" - (vedi locandina in pdf)
Roma - Fiera dell'Editoria Più libri più liberi - 11 dicembre 2016 - (vedi locandina in pdf)
Voghera (Pv) - Istituto Comprensivo via Dante Alighieri - 23 novembre 2017 (vedi locandina in pdf)
Genova - Biblioteca Internazionale dei Ragazzi De Amicis - 15 marzo 2018 - seconda media Istituto Comprensivo Statale Oregina (Ge) - (vedi locandina in pdf)
Diano Marina (Im) - 10 aprile 2018 - Biblioteca Comunale e scuole seconda media A. Novaro (vedi locandina in pdf)
Vobbia (Ge) - 18 agosto 2018 - Biblioteca comunale - sala lettura (vedi locandina in pdf)
Vignole Borbera (Alessandria) - 10 novembre 2018 - Sistema bibliotecario Urbano ( vedi locandina pdf)