In versi, in prosa e in piemontese
Questo volumetto, che si affianca al Prode Anselmo, alla Vispa Teresa, a Pulcinella e al Soldatino di piombo, propone anzitutto Il Gatto con gli stivali raccontato nelle deliziose e scorrevoli rime di Manuela Spagarino, di cui diamo qualche notizia alle pagine 56-57.
Il testo, parte di una Raccolta di fiabe celebri in versi (Cappuccetto Rosso, La Bella addormentata, Pollicino ed altre) era stato programmato - sin dalla fine degli Anni 40, ai primordi della nostra casa editrice - insieme ad un volumetto di Poesie d'occasione (e filastrocche, cantilene, scioglilingua, indovinelli, radioscene, commediole...) destinati entrambi ad entrare nelle nostre collane editoriali dedicate, in massima parte, alla letteratura per l'infanzia. Poi orientamenti diversi hanno volto altrove la nostra produzione e il progetto venne accantonato ma ora, con programmi editoriali adattati ai tempi, abbiamo estratto dalla raccolta di Manuela il Gatto che adesso avanza e si presenta in scena, coi suoi calzari e la sua sfrontatezza, da single, in veste editoriale adeguata. Segnano i punti focali del testo le romantiche ed impressionanti illustrazioni dovute all'inesauribile fantasia di Gustave Doré, integrate da quelle ariose ed allegre di Charles Folkard e di altri.
Viene preceduto dalla prefazione di Luciana Pasino e Pompeo Vagliani che della celebre fiaba raccontano le origini — dagli scarni racconti degli scrittori italiani Straparola e Basile alla seducente traduzione francese di Perrault — nell'esemplare saggio "Il Gatto con gli stivali tra oralità, scrittura e riscritture' , e poiché in esso viene citato un singolare gatto, quello scritto in piemontese, nella sua "lingua padre", dal celebre folclorista Alberto Viriglio — l'originale poeta e studioso torinese al quale dobbiamo tutti i più bei ricordi della nostra vecchia Torino — esso viene proposto accompagnato da qualche notizia e da una nota biografica dello scrittore. Vengono cosi compendiati, in questo libretto, gli intenti programmatici della casa editrice impegnata prevalentemente nel campo della letteratura giovanile e della cultura piemontese.
Infine viene presentato Il Gatto calzato da Attilio Mussino, l'illustratore "principe" di Pinocchio (e anche de Le orecchie di Meo, "pietra miliare nella storia dell'illustrazione per l'infanzia", secondo la definizione di Umberto Eco) che commenta, col caratteristico suo profondo segno, il testo in prosa di Perrault.
Luciana Pasino e Pompeo Vagliani hanno dedicato il loro saggio a Matteo e a tutti i bambini che amano i gatti; noi ci associamo estendendo la dedica a tutti, grandi e piccini.