POESIE

(Gabrieli Editore - Roma)

 

I GIUDIZI DELLA CRITICA
Pier Luigi Coda esprime tutta la sua potenza di linguaggio come mezzo per far risuonare le corde dell’anima, i suoi versi ricordano e richiamano alla mente la grande Ada Negri anche se la loro natura è psicologicamente più profonda… presenta anche alcune traduzioni di Dylan Thomas, Paul Eluard e Vernon Watksins con suprema abilità e sensibilità. Senz’altro le più belle pubblicate in Italia da trent’anni a oggi con una finezza mirabile e incantevole.
Elio d’Aurora – La Gazzetta del Popolo – Torino 5 gennaio 1979

La collana “Poeti d’oggi” ha scoperto senza dubbio in Pier Luigi Coda un autentico ed originale talento, ben degno d’inserirsi nel panorama della poesia contemporanea. Lo dimostra questa raccolta di liriche nella quale non s’incontra un solo verso che suoni a vuoto, dove chiarezza di pensieri ed intensità di sentimenti conferiscono fascino e mordente umano ad ogni componimento.
Il Cittadino – Genova 16 settembre 1973

Coda ha una sua forma originale di tessere il verso; sonetti senza rima, strofe che posseggono una loro musica pur essendo libere. Spesso sono due senari a fare il verso, o altri accoppiamenti che escono spontanei all’autore, secondo il suo stile
La Notte – Milano 13 marzo 1974

… Misurato ed equilibrato nelle forme appartate e schive del suo discorso poetico… molto belle le traduzioni…
Giorgio Barbéri Squarotti- Torino 25 maggio 1978 – Docente di letteratura italiana, Università di Lettere e Filosofia di Torino – Istituto di Italianistica

Sono i problemi di sempre – la vita, l’amore,, la morte – uniti ai terribili problemi di oggi – l’angoscia esistenziale, l’insicurezza nel domani, le tragiche follie di una umanità che pare aver perso il seme della ragione…
Mirko Amadeo – Alla Bottega – Milano gennaio/febbraio 1974

Ma ciò che soprattutto piace nella sua poesia, è la raggiunta fusione degli elementi intimistici e di quelli della natura, il modo secondo cui essi si dipanano, si intrecciano, si compenetrano in elementari microcosmi i quali necessariamente traggono linfa dall’io e dal non-io, si presentano tuttavia come qualcosa di difforme dalla semplice somma dell’uno e dell’altro: come un composto, vogliamo dire, i cui elementi hanno perso gran parte della loro specifica rilevanza per dar luogo a un prodotto nuovo, che dalle componenti di partenza è ancora sostanzialmente materiato ma che si configura come diverso e a sé stante, per l’essenza, per la forma, per il respiro vitale.
Imperia oggi (periodico di attività Civica della Città di Imperia)- Imperia, Gennaio Febbraio 1974

Pier Luigi Coda mostra di possedere una sensibile padronanza del verso, non soltanto nella sua poesia, ma anche nelle traduzioni, la cui mirabile interpretazione aggiunge lustro ai pensieri di dei Poeti: D. Thomas, P. Eluard, e V. Watkins.
Tea Ughetti – Controcampo – Torino, Dicembre 1979

… Vi si avverte una sensibilità distinta, specie per ciò che riguarda il ritmo. Anche le immagini, per quanto ardite, denotano sensibilità e fantasia.
Anacleto Verrecchia – Scrittore e docente universitario – Torino 19 febbraio 1979

I suoi versi sanno dare una musica e un colore ai sentimenti…
Mirko Amadeo – Pubblicista, vignettista, scrittore – Arma di Taggia (Im) 11 giugno 1978

Dovendo esprimere un semplice giudizio sulla sua opera debbo dire che egli spesso nasconde attraverso la sua opera stilistica quasi vicina all’ermetismo, il suo animo turbato ma pronto a fronteggiare forze oscure con cui l’uomo combatte sempre. .. Le sue traduzioni, che fanno corona alle poesie, dimostrano che il poeta esiste perché notevole è la grazia e la poesia dei versi.
Vera Pompei – Il Torchio artistico e letterario . Giugno luglio 1978






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