POESIE

(Gabrieli Editore - Roma)

 

LA NASCITA DELLE POESIE

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Imperia - Le vele d'epoca

Anch’io, come tutti, da giovane ho strimpellato poesie sulla carta; forse con troppe stonature.
Ma per una ragazzo che viveva in una città di provincia come Imperia, scrivere poesie era come sedersi sopra uno scoglio di fronte al mare e guardare la linea ricurva dell’orizzonte.

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Baden Baden - Germania

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Bude - Inghilterra

Significava andare al di là, strappare la camicia di forza che teneva legati alla terra, significava, insomma, navigare nel vento e diventare marinai dell’infinito.

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Tintagel - Inghilterra

Ho scritto poesie per liberare approdi nelle acque agitate della giovinezza quando, le sere d’estate, si usciva in comitiva e si andava a dragare turiste straniere; quando all’alba passeggiavo da solo sulla gettata del molo lungo in attesa del sorgere del sole. E così, tra un verso di Giacomo Leopardi, un sonetto di Foscolo, tra i cocci di bottiglia di Montale e lo steddazzu di Cesare Pavese, anch’io strimpellavo i miei esili pensieri di vita.

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Saint Tegonnec - Francia

Brugge - Belgio

E spesso li strimpellavo accompagnando il borbottìo delle onde con le note di Vedrai Vedrai di Luigi Tenco o di Quand on n’a que l’amour di Jacques Brel. Questo mio “vizietto” l’avevo confidato solo ai professori Dedoni e Scaramuzza con i quali avevo un rapporto molto bello e molto più stretto di quanto solitamente sia un rapporto che intercorre tra insegnante e allievo. C’era molta stima e fiducia reciproca. Entrambi avevano giudicato interessanti le mie poesie ed io mi sentivo già pienamente gratificato.

Un giorno, però, mio padre mi propone di farle leggere a Renzo Laurano di cui era amico e collega in quanto tutti e due insegnavano all’Istituto tecnico Ruffini di Imperia.

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Cancale - le dune di conchiglie - Francia

Renzo Laurano (pseudonimo di Luigi Asquasciati), era un poeta sanremasco noto a livello nazionale e internazionale grazie alla sua amicizia con Paul Valéry. Ricordo che mi ricevette nella sua casa di San Remo un pomeriggio d’estate. Faceva molto caldo. Renzo Laurano era in maglietta e pantaloncini corti; a vederlo così in déshabillé mi era sembrato ancora più minuto e indifeso di come solitamente appariva quando era vestito in giacca e cravatta. Mi ricevette, diciamo, alla ligure, senza tanti preamboli, venendo subito ai fatti.

- Dunque, - mi fa, - tu scrivi poesie? - Qualcosa… - balbettai. - Vediamo! – ingiunse perentorio.
Un approccio così brusco non me lo sarei aspettato e a stento trattenni l’impulso di ringraziarlo e venirmene via. Gli sottoposi il manoscritto; Laurano soppesò il numero di pagine con un’espressione che altro non significava se non: “ Ma sei matto? Pretenderesti davvero che io perda il mio tempo a leggere questo malloppo?”.

Feci finta di nulla e restai in attesa. Il Poeta incominciò a leggere una poesia, poi una seconda e una terza… Ogni tanto mi gettava uno sguardo come se volesse scrutarmi dentro. Io non avevo il coraggio di guardarlo in viso; ero intimidito, forse mi vergognavo un po’, allora presi a correre con gli occhi lungo quelle sue gambette secche e pelose che di poetico, in verità, avevano poco e nulla.

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La Foresta di Bucaco - Portogallo

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Dinard - Francia

Ne lesse ancora alcune, infine mi riconsegnò il manoscritto, si alzò con il gesto di riaccompagnarmi alla porta.
- Per me, - disse serio, - tu potresti pubblicarle. Arrivati nell’ingresso si fermò un istante:
- Ah, - fece, - in quella tua poesia, quella che inizia “S’aprono perle alla luce dell’alba”, c’è quell’espressione… “Con mille colori diversi”, togli quel mille colori, è una frase così banale, così comune… proprio non la trovo in tono.

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Guilin - Cina

Io riflettei a lungo su quei “mille colori diversi”. Ci pensai su ma, infine, decisi di mantenere il verso. Senza irriverenza per il confronto, mi gironzolava per la mente il paesaggio lunare del pastore errante dell’Asia, “Mille cose tu sai, mille discopri, che son celate al semplice pastore”. Ma in fondo, senza fare riferimenti che potrebbe sembrare blasfemi, devo dire che mi piacciono le frasi che schiacciano le parole verso il basso, senza nessuna pretesa d’elevarsi al cielo.

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Henley on Thames - Inghilterra






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